domenica 7 dicembre 2014

RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA
Dalla Riforma Gentile, Regio Decreto 6 maggio 1923, n. 1054 (in G.U. 2 giugno 1923, n. 129) “Ordinamento della istruzione media e dei convitti nazionali”, al 1990







RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA - Riforma Gentile

RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA

Riforma Gentile “Regio Decreto 6 maggio 1923, n. 1054 (in G.U. 2 giugno 1923, n.
129) “Ordinamento della istruzione media e dei convitti nazionali” testo integrale

- Seconda riforma organica della scuola (vedi schema) dopo la legge Casati.

- Innalzamento dell'obbligo scolastico sino 14 anni.

- La riforma inserisce, nel sistema scolastico, la Scuola materna (3 anni); 
essa non è stataleed è facoltativa. La Scuola materna statale sarà istituita nel 1968.

- Scuola elementare divisa in 2 cicli (2+3). Programmi della scuola elementare saranno
elaborati sempre nel 1923 dal pedagogista Lombardo-Radice. Essi mirano a valorizzare la
spontaneità, la creatività e l’espressività del bambino attraverso l’educazione religiosa,
linguistica ed artistica. Il maestro non è vincolato a comportamenti educanti 
prescritti ma è lasciato libero di agire in base alle esigenze della realtà 
concreta in cui opera.

- Insegnamento obbligatorio della religione cattolica.

- Creazione di scuole speciale per portatori di handicap.

- Graduale chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado nelle lingue delle 
comunità nazionali appena annesse all'Italia (tedesco, sloveno e croato).

- Non prevede la Scuola media unica: essa sarà istituita solo nel 1940. Dopo la Scuola
elementare, l’alunno può scegliere: il Ginnasio (5 anni) se vuole accedere al Liceo classico 
(3 anni); l’Istituto magistrale inferiore (4 anni) per accedere all’Istituto magistrale 
(3 anni),istituito proprio da Gentile; l’Istituto tecnico inferiore (4 anni) per accedere 
all’Istituto tecnico(3 anni). Per accedere ai due licei di nuova istituzione, Liceo scientifico 
(4 anni) e Liceo femminile (3 anni), bisognava avere frequentato il Ginnasio per 4 anni o, 
per quanto riguarda il Liceo femminile, il corso inferiore del Magistrale. Per chi non 
intendeva, dopo la Licenza elementare, proseguire gli studi, vi erano la Scuola complementare 
e il Corso integrativo, in cui avrebbe colmato o potenziato gli apprendimenti precedenti e 
adempiuto all’obbligo scolastico. Questa scuole furono soppresse nel 1928 e al loro posto 
fu istituita la Scuola di avviamento professionale, soppressa poi nel 1962.

- L’accesso a tutte le facoltà universitarie era consentito solo a coloro che avevano 
conseguito la Licenza liceale classica. I licenziati del Liceo scientifico potevano 
scegliere tutte le facoltà tranne Lettere e Filosofia e Giurisprudenza. I diplomati degli 
Istituti tecnici,a seconda dell’indirizzo, potevano iscriversi in Scienze statistiche, 
Economia e commercio e Agraria.Fu istituita la facoltà di Magistero, per consentire ai 
diplomati dell’Istituto magistrale di proseguire gli studi universitari ed una volta 
conseguita la laurea, la possibilità di insegnare materie letterarie, scienze umane e 
lingue straniere nei corsi inferiori degli istituti magistrali e tecnici e poi 
nella Scuola media. I laureati del Magistero potranno insegnare nelle scuole
superiori alla fine degli anni ’60 del Novecento.

- La scuola disegnata da Gentile è rigida ed elitaria, volta a selezionare, attraverso una 
serie di esami di difficoltà crescente, i migliori che avrebbero costituito poi la classe 
dirigente italiana.

* Come abbiamo precedentemente accennato, nel 1928, il ministro Giuseppe Belluzzo istituì
  la Scuola di avviamento professionale.

* Il ministro Giuseppe Bottai, nel 1940, istituisce la Scuola media (3 anni), unificando, 
  così, i corsi inferiori di Licei, Istituti tecnici ed Istituti magistrali. La Scuola di 
  Avviamento professionale viene mantenuta. La scuola media unificata sarà istituita nel 1962.

* Nel 1943, con l’invasione dell’Italia ad opera degli Alleati, s’insediò una commissione
  presieduta dal pedagogista statunitense Washburne con il compito di defascistizzare la
  scuola elementare italiana. Nel 1945, furono varati i nuovi programmi della Scuola
  elementare, caratterizzati dall’attivismo di Dewey, di cui Washburne era seguace.

* Nel 1955, vengono promulgati i nuovi programmi della Scuola elementare 
  (Decreto Presidente della Repubblica 14 giugno 1955, n. 503), conosciuti col 
  nome del ministro della P.I. dell’epoca Ermini. Sono influenzati dalle teorie di Piaget.

* Nel 1962, viene istituita la Scuola media unificata (Legge n. 1859 del 31 dicembre 1962).

* Nel 1968, viene istituita la Scuola materna statale (Legge 18 marzo 1968, n. 444).

* Nel 1969, viene liberalizzato l’accesso all’università. Tutti i diplomati possono 
  iscriversi a qualsiasi facoltà.

Nello stesso anno, viene modificato l’esame di maturità ( 2 prove scritte e colloquio orale che
verte su 2 materie: una scelta dallo studente e l’altra dalla commissione, composta da un
professore della classe e da professori esterni). Questo tipo di esame era stato concepito come
sperimentale e provvisorio: durerà sino al 1998, quando farà ingresso il nuovo esame, che si
chiamerà Esame di Stato.

* Nel 1974, vengono approvati i cosiddetti Decreti delegati (D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416), 
  che introducono nella vita della scuola una rappresentanza dei genitori, del personale ATA 
 (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) e degli studenti (solo nella scuola superiore).

* Con la legge 517/77, si consente ai portatori di handicap la frequenza della scuola
  dell’obbligo, che sarà poi estesa anche nella scuola superiore all’inizio degli anni ’90. 
  Viene eliminato il voto nella scuola elementare e media e si aboliscono, in quest’ultima, 
  gli esami di riparazione. Nella scuola superiore, verranno eliminati nell’A.S. 1994/95.

* Nel 1979, vengono riformati i programmi della scuola media (D.M. 9 febbraio 1979), 
  che prevedono la scomparsa del latino come disciplina autonoma.

* Nel 1985, vengono promulgati i 
nuovi programmi della Scuola elementare (D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104). 
Essi sono influenzati dalle teorie dello psicopedagogista statunitense Bruner.

* Nel 1990, nella Scuola elementare, il maestro unico viene sostituito da un 
  team di 3 (Legge 5 giugno 1990, n. 148,) insegnanti.

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