Pubblicato da lentepubblica.it il 8 aprile 2016
MIUR: avviato iter per bando TFA terzo
ciclo
Chi non è abilitato, per il Ministero,
deve restare fuori dal concorso a cattedra. Senza sconti. A ribadirlo,
ieri, il Sottosegretario Angela D’Onghia durante un question time pressola VII
Commissione cultura alla Camera. Nessuna riserva, nessuno sconto, i
docenti non abilitati devono restare fuori, sebbene i sindacati abbiano presentato
decine di migliaia di ricorsi, a partire dal combattivo ANIEF.
La strada per accedere ai prossimi
concorsi resta, secondo quanto riferito dalla D’Onghia,
il possesso dell’abilitazione. E, a tal fine, per i docenti non abilitati,
“il Miur sta avviando il relativo iter per indire,
quanto prima, percorsi abilitanti Tfa”. Si
tratta dell’atteso terzo ciclo che darà la possibilità a qualche decina di
migliaia di docenti di avere l’abilitazione all’insegnamento. Lo scopo del
Governo è di ridurre il precariato ad un livello fisiologico, utilizzando i
concorsi come filtro per entrare in ruolo.
Un concorso per circa 60 mila posti per
una platea di circa 180 mila candidati. Uno su tre avrà l’opportunità di andare
in ruolo a partire da settembre 2016 (il precedente concorso, quello del 2012,
a 12 anni da quello del 2000, metteva a disposizione 12 mila posti per 100 mila
candidati)”.
L’abilitazione è il titolo di accesso
utile per partecipare al concorso a cattedra, che – stando alle promesse del
Governo – da ora in poi dovrebbero svolgersi con regolarità e su un numero
rigoroso di posti.
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